Joey Calderazzo Trio
Tour in Europe

Joey Calderazzo Orlando Le Fleming Donald Edwards
Joey Calderazzo (pianoforte) Orlando Le Fleming (basso) Donald Edwards (batteria)

 

Le registrazioni dei concerti (tra maggio e giugno) di questo nuovo trio porteranno alla pubblicazione di un album dal vivo.

EUROPEAN TOUR JUNE

12 - Joey Calderazzo Trio (Middelburg Jazz Festival, Middelburg, Netherlands)
14 - Joey Calderazzo Trio (Scena Bajka, Gliwice, Poland )
15 - Joey Calderazzo Trio (Bix Jazz Club, Stuttgart, Germany)
17 -  Joey Calderazzo Trio (Massarosa Jazz Festival, Lucca, Italy)
18 - Joey Calderazzo Trio (The Hague Jazz Festival, The Hague, Netherlands)

Si tratta del trio di uno dei migliori pianisti della scena jazz mondiale. Joe Calderazzo è un musicista di grande dinamismo e notevole impatto sonoro ed emotivo. Entra a far parte del quartetto di Branford Marsalis, una collaborazione che dura fino al presente, ed è stato inoltre uno dei primi artisti dell’etichetta Marsalis Music, una collaborazione che ha prodotto “Haiku”, 2002, il suo primo disco di piano solo, e “Amanacer”. Il Trio vede la partecipazioni di altri due eccellenti musicisti quali Orlando Le Fleming al contrabbasso, il  talento inglese che vanta collaborazioni prestigiose con Branford Marsalis, David Sanchez, Billy Cobham’s e Donald Edwards alla batteria che ha suonato con i grandi del jazz come Freddie Hubbard, Tom Harrell, Terrance Blanchard, Donald Harrison, Jesse Davis, Greg Tardy, Carmen Lundy, Kevin Mahogony, Javon Jackson, Ellis Marsalis, Wessell Anderson, Orrin Evans, Wynton Marsalis, The Mingus Big Band & Orchestra, Charlie Hunter, Russell Malone, Alvin Batiste, Stefon Harris and Mark Whitfield.

lunedì 11.07.2011                        
Arena Santa Giuliana - Perugia
Parteciperà a UMBRIA JAZZ   presentando il nuovo disco:

Branford Marsalis and Joey Calderazzo Duo

 

Joey Calderazzo - pianoforte, nato a New Rochelle, New York nel 1965, è uno dei migliori pianisti della scena jazz mondiale. Ha iniziato a suonare all’età di sette anni, entrando presto a far parte di un gruppo giovanile di cover dei Beatles e dei Led Zeppelin guidato dal fratello maggiore, il contrabbassista Gene. Quando i componenti della band si trasferiscono a Boston per studiare presso il Berklee College of Music, Joey sposta a sua volta il propri interessi musicali verso il jazz, appassionandosi alla musica di Oscar Peterson, Chick Corea, Herbie Hancock e McCoy Tyner, e all’età di diciassette anni inizia a farsi notare sulla scena jazz di New York prendendo parte a numerose jam sessions. Durante un seminario cui partecipa conosce Michael Brecker, che presto, nel 1987, lo chiama a entrare nel proprio quintetto.
L’anno successivo Calderazzo prende parte alla registrazione del secondo album solista del grande sassofonista, “Don’t Try This at Home”, suonando in due tracce. Michael Brecker produce inoltre il disco d’esordio da leader di Joey, “In the Door”, Blue Note, 1990, suonandovi accanto a due sassofonisti conosciuti da Joey a Boston, Jerry Bergonzi e Branford Marsalis. Joey suona inoltre in “Standard Gonz” di Jerry Bergonzi, Blue Note, 1991. Nel corso degli anni ‘90 Calderazzo si afferma come uno dei più brillanti giovani pianisti della scena jazz mondiale. Incide altri due dischi per la Blue Note, “To Know One”, 1991, nuovamente con Bergonzi e Marsalis e una sezione ritmica formata da Dave Holland e Jack DeJohnette, e “The Traveler”, 1992, in trio con due differenti sezioni ritmiche, e ancora l’album “Secrets”, Audioquest, 1995, in cui al trio si affianca un ensemble di sette elementi arrangiato da Bob Belden. La collaborazione con Michael Brecker continuerà con la partecipazione di Joey come pianista e compositore a “Tales from the Hudson”, e come pianista, compositore e produttore a “Two Blocks from the Edge”, nonché con la partecipazione, fino agli anni duemila, a una sempre molto intensa attività di tours in tutto il mondo dell’infaticabile Brecker. Continua inoltre a collaborare con Jerry Bergonzi, prendendo parte con lui alle incisioni di Bruce Gertz, e soprattutto con Branford Marsalis prendendo parte al progetto Buckshot LeFonque, compiendo tours con quella band e partecipando alla realizzazione del suo secondo lavoro discografico, “Music Evolution”. Nel 1988, dopo la morte di Kenny Kirkland, Calderazzo entra a far parte del quartetto di Branford Marsalis, una collaborazione che dura fino al presente e che ha costituito per lui grande spunto di crescita e maturazione. Tra i suoi più recenti lavori discografici spiccano “Joey Calderazzo”, Columbia, 1999, con John Patitucci e Jeff “Tain” Watts, oltre a numerose incisioni con il quartetto di Marsalis: “Contemporary Jazz”, “Footsteps of Our Fathers”, “Romare Bearden Revealed”, “Eternal”, “Braggtown”, contenente la sua composizione “Hope”, e il DVD “A Love Supreme, Live in Amsterdam”. Calderazzo dal 2002 è stato inoltre uno dei primi artisti dell’etichetta Marsalis Music, una collaborazione che ha prodotto “Haiku”, 2002, il suo primo disco di piano solo, e “Amanacer” in cui, oltre che in piano solo, suona in duo e trio con Claudia Acuña e Romero Lubambo.

Serate

Locandina Massarosa Jazz Fest 2011

Scarica la locandina
(PDF, 299 KB)

Invito Massarosa Jazz Fest 2011

Scarica l'invito
(PDF, 401 KB)